lunedì 3 agosto 2015

HIROSHIMA - NAGASAKI 6/9 AGOSTO 1945 – 2015

HIROSHIMA - NAGASAKI 6/9 AGOSTO 1945 – 2015

Ricordiamo che un albero di cachi è stato piantato dai ragazzi di Barbiana a fianco della loro scuola, ora si propone di piantarne un altro, figlio della pianta scampata alla bomba di Nagasaki.

Don Lorenzo Milani il 18 ottobre 1965 scrisse ai giudici che lo stavano processando per aver difeso in una lettera pubblica l’obiezione di coscienza al servizio militare (allora obbligatorio):

“Condannare la nostra lettera equivale a dire ai giovani soldati italiani che essi non devono avere una coscienza, che devono obbedire come automi, che i loro delitti li pagherà chi li avrà comandati.
E invece bisogna dir loro che Claude Eatherly, il pilota di Hiroshima, che vede ogni notte donne e bambini che bruciano e si fondono come candele, rifiuta di prender tranquillanti, non vuol dormire, non vuol dimenticare quello che ha fatto quand'era «un bravo ragazzo, un soldato disciplinato» (secondo la definizione dei suoi superiori) «un povero imbecille irresponsabile» secondo la definizione che dà lui di sé ora (dal carteggio di Claude Eatherly e Gunter Anders - Einaudi 1962).
(…)
Quando si tratta di due persone che compiono un delitto insieme, per esempio il mandante e il sicario, voi gli date un ergastolo per uno e tutti capiscono che la responsabilità non si divide per due.
Un delitto come quello di Hiroshima ha richiesto qualche migliaio di corresponsabili diretti: politici, scienziati, tecnici, operai, aviatori.
Ognuno di essi ha tacitato la propria coscienza fingendo a se stesso che quella cifra andasse a denominatore. Un rimorso ridotto a millesimi non toglie il sonno all'uomo d'oggi.
E così siamo giunti a quest'assurdo che l'uomo delle caverne se dava una randellata sapeva di far male e si pentiva. L'aviere dell'era atomica riempie il serbatoio dell'apparecchio che poco dopo disintegrerà 200.000 giapponesi e non si pente”.


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