mercoledì 11 settembre 2013

LOCARNO FILM FESTIVAL 2016 
di Strahinja Popovic

La sessantanovesima edizione del festival del film di Locarno ha indubbiamente saputo rendere omaggio alla settima arte, grazie a una serie di pellicole inedite d’un canto, dall’altro grazie alla riproposizione di grandi film e registi ormai consolidati nel panorama cinematografico internazionale di ieri, come d’oggi.
La sezione del Concorso internazionale si è aperta con un film bulgaro, intitolato “Slava” opera dei registi Kristina Grozeva e Petar Valchanov. Il protagonista del film, Tsanko (Stefan Denolyubov), ferroviere, durante una giornata di lavoro come le altre, trova una somma elevata di denaro sparsa sui binari e decide di consegnarla alle autorità. Lo Stato al fine di mostrarsi riconoscente, organizza una conferenza stampa in suo onore, nella quale elogia, ipocritamente, l’attitudine e le qualità del protagonista. Da questo momento in poi la vita di Tsanko cambia tonalità: dipinto come un eroe dai media e deriso dai suoi colleghi, s’imbarca non senza peripezie in un gioco pericoloso al fine di svelare una realtà imbastita di corruzione che concerne varie figure pubbliche. Il film presenta una chiara critica alla transizione politico-economica post-‘89, che è stata imposta all’Europa ad est della “cortina” dando così origine ad una crisi culturale, oltre che economica, permettendo infine l’ascesa al potere di una classe politica corrotta.
Per quanto concerne Piazza Grande, vetrina del festival, nonché uno dei cinema all’aperto più seducenti al mondo, una pellicola più delle altre vale la pena d’essere citata: si tratta di “I, Daniel Blake” del regista britannico Ken Loach, per altro vincitrice della Palma d’oro al Festival del film di Cannes. Il film racconta la storia di un falegname del Newcastle, Daniel Blake (interpretato da Dave Johns), che in seguito ad una crisi cardiaca si trova nell’impossibilità di lavorare. Vittima del proprio cuore, Blake diventa analogamente vittima del sistema previdenziale, il quale lo spinge a cercare comunque lavoro nell’attesa che sia approvata la sua richiesta d’indennità. Durante le sue innumerevoli visite al centro in questione, Blake incontra Katie (interpretata da Hayley Squires) madre di due figli e anch’ella in una situazione precaria.  Mediante scene toccanti, ma tutt’altro che surreali, il regista denuncia i principi dello stato sociale liberale, incapace oggi più che mai di fornire un aiuto reale ai propri cittadini, rimettendo in questione, a parer mio, le fondamenta del contratto sociale e di conseguenza la legittimità della sovranità statale.
Svariate proiezioni ed eventi culturali hanno avuto luogo al Rivellino, tra cui il film “Palazzo del popolo” di Elena Gladkova premiato dall’Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo (ISPEC). La pellicola è dedicata all’imponente metropolitana moscovita, costruita dal popolo e per il popolo, che rileva a tratti la costruzione dello stato sovietico grazie ad elementi artistici propri al realismo socialista che la caratterizzano.



martedì 10 settembre 2013


sabato 19 ottobre 2013 VICCHIO
ore 17.00
Biblioteca Comunale - Piazza don Milani 6

domenica 20 ottobre 2013 nella mattinata visita a BARBIANA

 “Il fine giusto è dedicarsi al prossimo.
Si ama con la politica, con il sindacato, con la scuola.”
                         da “Lettera a una professoressa” - Scuola di Barbiana 

Nel 90° della nascita di don Lorenzo Milani, grande educatore che ci ha insegnato che non vi è nulla di più grave quanto fare parti eguali tra diseguali, che ha propugnato l’obiezione di coscienza contro ogni obbedienza cieca e stupida, che ha realizzato una scuola con i poveri e per i poveri, che ha sognato una chiesa francescana e un mondo giusto, esistono ancora donne e uomini che azzardano un cammino nel solco delle sue parole.

Relatore:
Davide Rossi 

 intervengono:
Nanni Banchi
Maestro di falegnameria alla scuola di Barbiana
Nevio Santini
Studente della scuola di Barbiana
Manrico Casini Velcha
Responsabile relazioni esterne Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana

Chiunque voglia partecipare segnali il suo interessamento a sisascuola@libero.it



martedì 28 maggio 2013

Il Diritto di Resistenza
Attualità dei valori della Costituzione

Rifiutate i compromessi. Siate intransigenti sui valori
                                                  Antonino Caponnetto

Le comunità parrocchiali di Vicofaro e di Ramini-Bonelle e il Centro di documentazione e di progetto "don Lorenzo Milani" di Pistoia, insieme all'Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Pistoia, organizzano per sabato 1 giugno alle ore 17,30 presso la chiesa di S.ta Maria Maggiore di Vicofaro sull'attualità dei valori della Costituzione.
Crediamo infatti che proprio in questo momento storico vadano riaffermati con forza, anche come comunità di credenti, i valori fondanti della nostra Carta Costituzionale: l'uguaglianza e la giustizia sociale, il rifiuto della guerra, l'etica della responsabilità. Il nostro impegno infatti deve consistere non in un'equivoca e mistificante pacificazione  da tanti propagandata, ma in un'opera concreta per la giustizia in favore del riequilibrio delle posizioni sociali, della riduzione delle disuguaglianze, dei diritti dei più deboli, di coloro che la crisi economica ha ridotto allo stremo, spingendoli ai margini della società. Difendiamo la Costituzione come cosa di tutti e ci opponiamo a chi la considera cosa sua stravolgendo lo spirito della democrazia. Perciò vogliamo agire secondo l'etica della convinzione e con lo spirito aperto che guarda al futuro con speranza e con determinazione.

Introducono l'incontro: Mauro Matteucci per il Centro di documentazione e di progetto don Lorenzo Milani, Roberto Barontini per l'Istituto Storico della Resistenza, Maria Grimaldi, scrittrice e curatrice di Io non tacerò: scritti e interventi del giudice Antonino Caponnetto.

lunedì 20 maggio 2013


Lunedì 27 maggio 2013
ore 17.30 – 20.00
Sala Verde, Corso Matteotti 14, Milano
(MM San Babila)

“Il fine giusto è dedicarsi al prossimo.
Si ama con la politica, con il sindacato, con la scuola.”
(Da “Lettera a una professoressa”, Scuola di Barbiana)


Nel 90° della nascita di don Lorenzo Milani, grande educatore che ci ha insegnato che non vi è nulla di più grave quanto fare parti eguali tra diseguali, che ha propugnato l’obiezione di coscienza contro ogni obbedienza cieca e stupida, che ha realizzato una Scuola con i poveri e per i poveri, che ha sognato una chiesa francescana e un mondo giusto, esistono ancora donne e uomini che azzardano un cammino nel solco delle sue parole.

Intervengono:

Davide Rossi
Responsabile per la Lombardia e il Ticino del Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana, segretario generale del SISA

Giovanni Colombo
Associazione La Rosa Bianca

Vittorio Bellavite
Coordinatore nazionale di Noi Siamo Chiesa

Alessandro Lanzani
Referente di Milano del Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana

Conclude:

Manrico Casini Velcha
Responsabile relazioni esterne del Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana

lunedì 1 aprile 2013

LOCARNO FILM FESTIVAL 2013
di
Janosch Schnider

Importanti film di impegno civile e sociale al Locarno Film Festival, edizione 2013, in concorso “Paese Barbaro” di Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian, documentario per immagini e voci sulla brutalità del colonialismo italiano in Africa. Leggero ma capace di raccontare i giovani di oggi “Zone umide” di David Wnendt, con la giovane interprete Carla Juri, vincitrice del premio Boccalino della critica indipendente per la migliore interpretazione femminile.
“Sangue” del grande Pippo Delbono racconta il dolore della perdita, in questo caso della madre, prendendo sentieri per lui prima inesplorati.
Ottimo, nella sezione “Cineasti del presente”, “The Ugly One” di Eric Baudelaire, capace di raccontare le ferite del Libano di ieri e di oggi con grande onestà intellettuale e lasciando emergere, tra i fotogrammi, le molte ragioni del primo partito del paese: Hezbollah e “Camaleonte” degli azeri Elvin Adigozel e Ru Hasanov, capaci di restituire per immagini di rara bellezza la forza del cambiamento e delle trasformazioni post - sovietiche. Assolutamente meraviglioso, sempre rimanendo in Caucaso, nella retrospettiva dedicatagli, “Pastorali” (1975) di Otar Iosseliani, film capace di rendere la vivacità, la vitalità e la libertà della Georgia socialista.



giovedì 28 marzo 2013

LOCARNO FILM FESTIVAL 2014

di
Janosch Schnider

Grande cinema alla 67° edizione del Locarno Film Festival.
CANTI DAL NORD di Soon-Mi Yoob, vincitore del primo premio ISPEC cinema, è un film capace di raccontare la Corea Popolare per come è, ovvero un paese nel quale i diritti sociali di casa, scuola, lavoro, sanità, tutela degli anziani sono garantiti, un film davvero bello e toccante.
LA CREAZIONE DI SIGNIFICATO di Simone Rapisarda Casanova Italia indaga con profondità antropologica la storia della Resistenza antifascista sulle alpi Apuane e cerca con forza il senso di un vivere  a contatto con la natura.
MARIE HEURTIN di Jean-Pierre Améris è un’opera di inusitata bellezza e davvero toccante, capace di raccontare con toccante sensibilità, fotogramma dopo fotogramma, la scoperta del mondo da parte di una ragazza sordomuta e non vedente, il tutto grazie all’aiuto di una suora e dentro il contesto di fine Ottocento.
GERONIMO di Tony Gatlif è ancora una volta, come nella tradizione del regista, un grande film dentro il mondo e la cultura degli zingari, questa nel confronto con il mondo degli immigrati e sulla forza dell’amore, capace di vincere ogni barriera e ogni limite.
SCHWEIZER HELDEN di Peter Luisi, vincitore del premio del pubblico della Piazza grande è la storia di come un gruppo di immigrati, in alcuni casi condannati al’espulsione da leggi lesive della libertà individuale, riescano a mettere in scena, nella Svizzera interna, il Guglielmo Tell di Schiller.
DURAK di Yury Bykov, racconta la nuova Russia, capace di combattere la corruzione e l’interesse privato e personale, preferendo i diritti collettivi e l’interesse pubblico e comune.
VENTOS DE AGOSTO di Gabriel Mascaro è ambientato in un marginale Brasile in riva al mare, due ragazzi sono protagonisti, lei vorrebbe fare la tatuatrice in città, mentre deve guidare il camion portando i cocchi raccolti dai contadini, lui vorrebbe aiutare gli uomini e si trova invece ad essere pescatore. È questa una storia di una umanità che cerca un futuro, senza tuttavia trovarlo.
CAVALO DINHEIRO di Pedro Costa è la storia dei capoverdiani che, sull’entusiasmo della Rivoluzione dei Garofani scelgono di andare in Portogallo, ma qui, dopo il tradimento della Rivoluzione da parte dei moderati di Mario Soares, legato all’Occidente, e alla marginalizzazione del movimento delle forze armate e dei comunisti, si trovano essi stessi posti ai margini di una società che non promuove più l’inclusione, ma l’esclusione.