lunedì 1 aprile 2013

LOCARNO FILM FESTIVAL 2013
di
Janosch Schnider

Importanti film di impegno civile e sociale al Locarno Film Festival, edizione 2013, in concorso “Paese Barbaro” di Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian, documentario per immagini e voci sulla brutalità del colonialismo italiano in Africa. Leggero ma capace di raccontare i giovani di oggi “Zone umide” di David Wnendt, con la giovane interprete Carla Juri, vincitrice del premio Boccalino della critica indipendente per la migliore interpretazione femminile.
“Sangue” del grande Pippo Delbono racconta il dolore della perdita, in questo caso della madre, prendendo sentieri per lui prima inesplorati.
Ottimo, nella sezione “Cineasti del presente”, “The Ugly One” di Eric Baudelaire, capace di raccontare le ferite del Libano di ieri e di oggi con grande onestà intellettuale e lasciando emergere, tra i fotogrammi, le molte ragioni del primo partito del paese: Hezbollah e “Camaleonte” degli azeri Elvin Adigozel e Ru Hasanov, capaci di restituire per immagini di rara bellezza la forza del cambiamento e delle trasformazioni post - sovietiche. Assolutamente meraviglioso, sempre rimanendo in Caucaso, nella retrospettiva dedicatagli, “Pastorali” (1975) di Otar Iosseliani, film capace di rendere la vivacità, la vitalità e la libertà della Georgia socialista.