Da maggio il Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e
Scuola di Barbiana della Lombardia e del Canton Ticino ha una nuova sede presso il Centro Studi “Anna Seghers” in
via Grasselli 4 a Milano, angolo viale Corsica, vi aspettiamo numerosi,
contattateci attraverso la mail annaseghers@libero.it , dal 10 giugno la sede è
aperta il sabato con orario 15.30 – 17.30.
lunedì 22 maggio 2017
in questo anno cinquantenario della morte di Lorenzo Milani il gruppo della Lombardia del Centro di Formazione e Ricerca, in collaborazione con l'editore PGRECO ha promosso la seguente pubblicazione che sarà nelle librerie nell'autunno 2017
per presentazioni contattare la mail: annaseghers@libero.it
Lorenzo
Milani
La selezione è contro la cultura
Appunti
per una scuola aperta
A cura di Davide
Rossi
Contributi
di Massimiliano Ay, Nanni Banchi,
Pietro Cavagna,
Stefano Fregonese, Edoardo Martinelli, Emilio Sabatino, Germano
Zanghieri
PGRECO
“Il Sole 24 Ore”,
un quotidiano che a Barbiana non esitavano a definire padronale, al pari de “Il
Corriere della Sera” e de “La Nazione”, ha rilanciato, a cinquant’anni dalla
scomparsa di Lorenzo Milani, l’idea che l’opera del priore possa iscriversi nel
contesto di un marcato “odio di classe”, è forse una forzatura, ma coglie nel
segno se intende riconoscere a quella straordinaria esperienza pedagogica la
volontà di propugnare una radicale eguaglianza fondata sulla partecipazione e
la cultura, in ogni caso antitetica a ogni buonismo pretesco. Un’eguaglianza
perseguita con una vivacità polemica e una generosa intelligenza che non hanno
pari nella storia pedagogica italiana del Novecento. Davide Rossi, professore
in una Barbiana di oggi, il Centro Provinciale Istruzione Adulti di Milano, che
offre corsi di lingua italiana e possibilità di conseguire la terza media ai
nuovi cittadini provenienti da tutto il mondo, è Responsabile per la Lombardia
e il Ticino del Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di
Barbiana e in questo libro riflette, commentando e proponendo una selezione di
pensieri del priore, sulla carica innovatrice e la profonda umanità di
quell’esperienza straordinaria e singolare, capace di offrire dal 1954 al 1967
una scuola a chi dalla scuola era escluso. Completano il libro una serie di
testimonianze del mondo milaniano, senza alcuna pretesa di esaustività, ma con
la certezza che il seme di Barbiana sia plurale e non possa essere ridotto a
interpretazioni univoche, purché non ci si dimentichi che “la selezione è
contro la cultura”.
Lorenzo Milani, fiorentino di famiglia ebraica, nel corso della
seconda guerra mondiale sceglie il sacerdozio, nel 1947 è viceparroco a San
Donato di Calenzano, dove organizza una scuola serale per i lavoratori, le sue
posizioni estranee alle contrapposizioni ideologiche del tempo lo portano a
essere confinato nel 1954 a Barbiana, una sperduta chiesetta dell’Appennino
toscano. Qui, fino alla morte nel 1967, organizza una scuola per i ragazzi
esclusi e bocciati nell’istruzione pubblica. Nel 1958 scrive “Esperienze
Pastorali” e la chiesa coglie l’occasione per interdirgli la possibilità di
scrivere altre opere, le realizzerà con i suoi ragazzi: “L’obbedienza non è più
una virtù” nel 1965, contro il servizio militare obbligatorio e a favore
dell’obiezione di coscienza, quindi nel 1967 “Lettera a una professoressa”,
per la promozione di una pedagogia partecipata e attenta a ciascuno, a partire
dagli ultimi e dagli esclusi.
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